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Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività

Disturbo
1. cause
  1. incapacità di regolare il proprio comportamento in funzione
    1. del trascorrere del tempo
    2. degli obiettivi da raggiungere
    3. delle richieste dell'ambiente
  2. Cosa non ìè l'ADHD
    1. un momento di crescita da superare
    2. il risultato di una cattiva disciplina educativa
    3. cattiveria del soggetto
    4. non è correlato all'ambiente
    5. non è correlato alla proposta educativa dell'insegnamento
    6. Non va confuso con un disturbo dell'apprendimento
      1. ci sono comportamenti simili a quelli dell'ADHD
      2. non è possibile effettuare una diagnosi di ADHD
2. è tra i disturbi psichiatrici più diagnosticati
3. 3%-4% di casi sulla popolazione in età scolare
4. Colpisce soprattutto maschi
5. suddivisione dei sintomi secondo il DSM IV
  1. Disattenzione
    1. difficoltà a rimanere attenti
    2. lavorare su di uno stesso compito sufficientemente prolungato
    3. si presenta in contesti diversi
      1. situazioni scolastiche
        appare che la loro testa sia "da un altra parte"
        moltissimi errori di distrazione
        lavori incompleti
        necessitano un dialogo diretto e personale
        devono essere richiamati spesso all'attenzione
        ha bisogno di essere motivato
      2. situazioni sociali
      3. situazioni lavorative
      4. situazioni ludiche
  2. Impulsività
    1. Difficoltà prevalenti
      1. Difficoltà a dilazionare una risposta
      2. Difficoltà ad inibire un comportamento inappropiato
      3. Difficoltà a posporre una gratificazione
    2. Caratteristiche
      1. rispondono troppo velocemente
      2. riposte poco accurate
      3. interrompono continuamente
      4. sono impazienti
      5. non rispettano il proprio turno
      6. intraprendono delle azioni pericolose non comprendendone le conseguenze negative
    3. è stabile nel tempo
      1. caratterizza gli adulti con ADHD
  3. iperattività
    1. eccessivo livello di attività
      1. motoria
      2. vocale
    2. caratteristiche
      1. ha difficoltà a rimanere fermo
      2. è agitato
      3. è sempre in movimento
        durante i compiti
        durante il gioco
        scuola
        casa
      4. irrequietezza
  4. Criteri diagnostici
    1. deve presentare i sintomi da prima del 7imo anno di etaà
    2. i sintomi devono manifestarsi in almeno due contesti
    3. chiara menomazione clinica del funzionamento
      1. sociale
      2. scolastico
      3. lavorativo
    4. i sintomi non sono giustificabili tramite altri disturbi mentali
    5. Ci sono tre sottotipi di ADHD
      1. Combinato
        caratterizzati dalla compresenza di tutti gli aspetti
        si oppongono alle richieste
        sembrano più aggressivi
        il 30% viene sottoposto ad altra diagnosi
        disturbo della condotta
        disturbo oppositivo-provocatorio
        disturbo dell'umore
        disturbo d'ansia
      2. Disattento
        aspetto della dissattenzione prevalente
        presenta maggiori problematiche emotive
        caratterizzati da timidezza
        ritirati socialmente
      3. Impulsivo-iperattivo
        simile al combinato ma l'aspetto della impulsività-iperattività è più evidente rispetto all'aspetto della disattenzione
Problematicità
1. per chi?
  1. famiglia
    1. senso di inadeguatezza come genitori
    2. impotenza
    3. posti sotto accusa da terzi
  2. insegnanti
  3. gruppo dei apri
    1. L'acquisizione di un ruolo di leader è momentanea
    2. Qualità delle interazioni non adeguata
      1. situazioni ludiche
      2. situazioni strutturate
    3. non riescono a costruire delle relazioni sociali
    4. Alta frequenza di comportamenti negativi
      1. verbali
      2. non verbali
    5. Bassi livelli di espressione affattiva
2. perché
  1. genera stress ai soggetti educanti
    1. problematiche comportamentali
    2. infrazione delle comuni regole sociali
3. ricadute sociali e psicologiche su soggetto molto gravi
  1. immagine di se non positiva
  2. diventa sempre più difficile intervenire sul comportamento
cosa fare
1. Scuola
  1. capire
  2. non colpevolizzare i genitori
  3. Far leva sulle abilità sociali che tali soggetti possono avere ma non sanno utilizzare
  4. Fargli assumere un ruolo positivo nel gruppo dei pari
2. approcci possibili
  1. farmacologico (casi gravi)
  2. cambiamento ambientale
    1. identificare in maniera precisa come l'ambiente stimola una risposta positiva
    2. modificare gli ambienti
  3. "token economy" tecnica a ponti
    1. il bambino guadagna dei "gettoni" (o altro) quanto effettua comportamenti desiderabili
    2. il bambino perde dei "gettoni" quando effettua comportamenti problematici
    3. quando si raggiunge un totale il bambino viene premiato con un privilegio o una attività piacevole
    4. deve essere utilizzato in più contesti
    5. deve essere concordata con l'alunno
    6. il limite maggiore è le situazioni rinforzate sono poco generalizzabili
  4. Parent training
    1. si basa sul cambiamento di comportamento dei genitori
    2. insegna ai genitori l'importanza delle relazioni tra i compagni
    3. li aiuta ad acquisire un ruolo attivo nell'organizzazione della vita del bambino
    4. li aiuta a gestire il coordinamento tra gli adulti
    5. li aiuta a capire quali sono le abilità sociali necessarie alla crescita
    6. insegna a gestire i comportamenti oppositivi e aggressivi
  5. educare alle abilità sociali corrette
    1. va effettuato in contesto scolastico e non in un ambiente clinico
      1. rende più efficiente la generalizzazione dei comportamenti positivi
    2. modificare i comportamenti sociali negativi attraverso
      1. modeling
      2. feedback attivo
      3. la pratica
      4. rinforzi
    3. approccio "multimodale"
  6. teoria del problem solving
    1. può essere condotta sia individualmente che in gruppo
    2. usare la tecnica del problem solving per gestire alcune situazioni
    3. automonitoraggio
    4. tecniche di modifica del comportamento

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